Notizia d'agenzia
23 gennaio 2015

RIFORME: D'ALEMA, SE DESTRA SOSTITUISCE VOTI SINISTRA PD CAMBIA MAGGIORANZA

Se c'e' una convergenza stabile bisognerebbe prenderne atto


Roma, 23 gen. (AdnKronos) - Un conto sono le convergenze sulle riforme, un altro sono le 'maggioranze variabili' sulle politiche del governo. Bene le prime, male le seconde perché, secondo Massimo D'Alema, se un fatto occasionale e circoscritto al ddl costituzionale e all'Italicum si allargasse ad altri capitoli dell'azione dell'esecutivo, diventando la norma, cambierebbe il quadro politico. "Quando si parla di riforme - ha dichiarato il presidente della Feps, la fondazione di studi del socialismo europeo, alla presentazione del libro 'Alexis Tsipras. La mia Sinistra' di Teodoro Andreadis Synghellakis - sono sempre stato a favore del dialogo con le opposizioni. Ma oggi il problema non è metodo del dialogo, che è utile e che io vorrei fosse allargato. In Parlamento ci sono anche altre forze di opposizione, non sono facili da coinvolgere, ma forse ci si dovrebbe provare. Il problema, se mai, sono i contenuti e su questi io condivido le riserve che sono state avanzate da una parte del Pd".


"Un'altra cosa ancora è se si determina una convergenza sulle politiche, perché allora, certamente, si configurerebbe un quadro nuovo. Non sono favorevole al sistema delle maggioranze variabili, perché non sono trasparenti. Inutile girarci intorno: se dovesse avvenire che, sistematicamente, i voti di una parte del Pd venissero sostituiti dai voti della destra, questo configurerebbe un quadro del tutto nuovo, di cui non si potrebbe non prendere atto". Quindi, ha concluso D'Alema, "è auspicabile che si sia trattato di un esecrabile episodio, non dell'apertura di un nuovo corso politico che sarebbe una novità non positiva". (Ruf/AdnKronos) 23-GEN-15 19:10 NNNN

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