Discorso
20 ottobre 2006

L'Italia e il dialogo euromediterraneo<br>

di Massimo D'Alema
Dossier di approfondimento del ministero degli esteri


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Il dialogo con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente è uno dei cardini della politica estera italiana. Esso costituisce sicuramente una linea di azione prioritaria per il Governo-Prodi.

L’Italia è stata tra i promotori più convinti della Dichiarazione di Barcellona, che nel novembre 1995 ha lanciato il Partenariato Euromediterraneo fra gli Stati membri dell’Unione Europea e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, con l’obiettivo strategico di costruire una zona di pace e stabilità.

Nel novembre 2005, con il nuovo Vertice di Barcellona, il processo euro-mediterraneo ha toccato i dieci anni di vita con un bilancio di risultati non trascurabili, sebbene inferiori alle aspettative.

Per quanto il Partenariato Euro-mediterraneo sia stato concepito sin dall’inizio come distinto dal Processo di Pace, esso ha inevitabilmente risentito della conflittualità generata dalla irrisolta questione israelo-palestinese.

Più in generale, l’estensione e l’aggravamento delle crisi nell’area segnala nella maniera più drammatica l’urgenza di favorire il dialogo e soluzioni politiche fra le parti in causa, agendo tramite i canali diplomatici sia a livello bilaterale che multilaterale per arginare la spirale di violenze che rischia di incendiare l’intera regione.

In uno scenario che invita più spesso alla disperazione che alla fiducia possiamo e dobbiamo continuare ad impegnarci con determinazione, nell’auspicio di potere contribuire a innescare un percorso virtuoso, di riconoscimento reciproco. In questo scenario si pone la sfida del processo d’integrazione euro-mediterranea, che pur con
tutti i suoi limiti riveste una valenza strategica preziosa. Esso rappresenta infatti l’unico foro, a parte le Nazioni Unite, in cui Israele siede accanto a Paesi che non lo riconoscono o con cui non ha normali relazioni diplomatiche. Se oggi si può parlare di un acquis di Barcellona, lo si deve innanzi tutto a questo.

Il governo italiano intende quindi adoperarsi attivamente a rafforzare il ruolo dell’Europa verso il Medio Oriente, innanzitutto sul piano politico ma anche su quello dello sviluppo economico, politico, sociale dei Paesi della regione. A tal fine intendiamo operare in stretto concerto con gli Stati membri più attivi sul fronte mediterraneo per un’Unione Europea più forte e visibile in tutta l’area.

Il dossier L'Italia e il dialogo euromediterraneo

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