Intervista
15 ottobre 2008

SVP, NON FIDARTI DELLA LEGA <br>

Intervista di Marco Angelucci - Corriere dell'Alto - L'eponente del PD boccia il provvedimento del governo sul federalismo fiscale: progetto vuoto, se fossi altoatesino sarei guardingo.


Dopo il boom elettorale in Austria, l'estrema destra potrebbe imporsi anche in Alto Adige. Lei non è preoccupato?

Non sono così pessimista. Il Partito democratico dell’Alto Adige, grazie a una buona lista ed a un progetto serio che guarda ai bisogni concreti della gente, e’ in buona posizione. Per quanto riguarda la Volkspartei, se non inseguira’ la destra estrema, potra’ ottenere un risultato positivo.

Quali sono i rischi collegati ad una vittoria dell'estrema destra?

In un territorio come l'Alto Adige, dove convivono comunità diverse, le spinte estremistiche che fanno leva sugli opposti nazionalismi possono essere pericolose. Ma in questo senso la collaborazione fra SVP e centrosinistra ha sempre fatto da argine a derive negative del genere. Per questo sara’ molto importante il voto al Partito democratico. Se il Pd avra’ una forte rappresentanza, allora potra’ offrire una sponda alla SVP, evitando il rischio di un cedimento della Volkspartei alle spinte estremistiche.

Si parla anche molto della collaborazione tra Svp e Pdl. L'alleanza tra i due nemici storici è possibile secondo o è solo fantapolitica?

Credo che una collaborazione tra l'SVP e gli ex missini sia molto difficile, mentre l'alleanza con il centrosinistra ha una lunga storia alle spalle. E poi domando: cosa ha fatto il centrodestra per l’Alto Adige? Berlusconi è stato cinque anni al governo, ma credo di aver fatto più io in pochi mesi rispetto ai diritti delle minoranze e in materia di norme di attuazione, ad esempio in campo energetico.

E la Lega? La promessa del federalismo fiscale fa gola alla Stella Alpina…

Storicamente è stato sempre il governo nazionale a garantire l'autonomia, non certo la Padania. E’ evidente, comunque, che oggi fa gioco l’aggancio alla Lega e il fascino che essa esercita perche’ e’ al governo del Paese, piuttosto che le semplici parole d’ordine della destra. In ogni caso, faccio notare che per adesso il federalismo fiscale è solo una scatola vuota, una semplice dichiarazione di principi difficilmente obiettabili. Il governo ha chiesto una cambiale in bianco, una delega per due anni, ma ancora nessuno sa cosa succederà sul serio.

Le regioni potranno gestire la riscossione delle tasse, dice il Carroccio

Non è mai stato detto quali imposte potranno essere decise a livello locale. Il federalismo fiscale ci sara’ quando verranno stabilite le imposte da decentrare e quando verranno indicati i diritti e le garanzie per i cittadini. Finora non c'è nulla di concreto, solo tanti buoni principi: anch’ io sono favorevole al principio della responsabilità degli enti locali. Non vorrei che questo federalismo si risolvesse in una riduzione delle specificita’ delle autonomie speciali. Se io vivessi in Trentino Alto Adige sarei molto guardingo.

Voltiamo pagina. Il tunnel del Brennero è un'infrastruttura prioritaria per l'Europa ma sarà pronto tra vent'anni, intanto il trasporto viaggia quasi esclusivamente su gomma e le popolazioni che vivono lungo l'autostrada non ne possono più. Che fare?

Sicuramente il tunnel del Brennero è un'opera importante ed l'impiego di capitali privati è senz'altro benvenuto. Nel frattempo, pero’, bisogna incentivare il trasporto delle merci sulla rete ferroviaria esistente, riducendo il traffico su gomma. Tra l’altro, i nostri vicini austriaci sono molto sensibili a questo tema. Occorera’ prendere provvedimenti, e’ inevitabile.

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