Cari amici,
la trasformazione di una base militare in un grande aeroporto civile al servizio di un territorio che ha straordinarie possibilità economiche e turistiche mi sembrò in passato e mi sembra ancora oggi un importante progetto di crescita e di civiltà. C’è anche, da parte dello Stato, il debito contratto con la comunità di Comiso per l’accoglienza che fu data a migliaia di profughi durante la guerra in Kosovo. Per questa ragione sono stato e sto con voi, nella speranza che siano superate le difficoltà che hanno fin qui impedito di rendere inefficiente questa infrastruttura e che rischiano di far diventare spreco ciò che è stato già investito per dotare l’area iblea di un moderno aeroporto.
Con amicizia,
Massimo D’Alema