libri
1994

Dialogo su Berlinguer


dialogosuberliguer.gif
Compromesso storico, austerità, eurocomunismo, strappo da Mosca: questi i tratti distinti del progetto di un uomo che concepiva la politica come servizio. Enrico Berlinguer incarnò una strategia di rinnovamento e di difesa della democrazia, e sotto la sua direzione il Pci raggiunse l'apice della propria forza. Ma il suo disegno andò incontro alla sconfitta. A un decennio dalla sua scomparsa, un politico di professione e uno storico, profondo conoscitore della nostra storia contemporanea, si confrontano sull'azione e le idee di Berlinguer. Quale bilancio si debba trarre da quella coraggiosa tensione al rinnovamento d'Italia è il comune punto di avvio dell'analisi di Massimo D'Alema e Paul Ginsborg e al contempo, la ragione del loro dissenso.
D'Alema fissa nel pensiero di Berlinguer il dato della continuità tra Pci e Pds, iscrivendolo nel solco della tradizione comunista e sottolineandone il valore per molti versi anticipatore di tematiche oggi all'ordine del giorno. Pur riconoscendo l'impegno di Berlinguer nella salvaguardia, Ginsborg ne contestualizza l'azione nelle tumultuose trasformazioni degli anni Settanta e Ottanta, con l'esplodere dei consumi individuali e la ricerca di nuove forme di identità: e proprio in ciò individua i limiti teorici della "austerità" berlingueriana.

stampa