Notizia d'agenzia
18 dicembre 2013

D'Alema a Teheran, serve Stato palestinese ma capire Israele

Discorso ex premier ricorda proposta europea ma anche Shoah


(ANSA) - TEHERAN, 18 DIC - Con un discorso tenuto nella capitale iraniana che ha incluso anche argomentazioni 'pro-israeliane' dichiaratamente sgradite a Teheran, Massimo D'Alema ha sottolineato la validita' della soluzione europea del conflitto israelo-palestinese basata sulla coesistenza di due Stati. In una conferenza in cui e' stato relatore d'onore all'Istituto per gli studi politici e internazionali (Ipis) su invito del ministero degli Esteri iraniano, D'Alema ha sottolineato che quello israelo-palestinese e' "il conflitto piu' cruciale dell'intera regione" mediorientale e "il piu' difficile da risolvere a causa di ragioni politiche e religiose profondamente radicate". Nel ricordare la posizione dell'Unione europea, l'ex premier ha affermato che "la sola soluzione possibile e' la coesistenza di due Stati con la simultanea garanzia della sicurezza di Israele e del diritto dei palestinesi a stabilire uno stato all'interno dei confini pre-1967". "Senza il ritiro di Israele dagli insediamenti nei Territori occupati da un lato e, dall'altro, senza salvaguardare il carattere ebraico dello Stato israeliano, nessuna soluzione e' fattibile", ha detto ancora. Sfidando le forti tendenze anti-sioniste e a tratti negazioniste presenti in Iran, D'Alema (da ieri e fino a stanotte a Teheran in veste di presidente Fondazione europea per gli studi progressisti, Feps) nel suo discorso in inglese ha detto che "dobbiamo anche provare a capire" il punto di vista storico di Israele: "Il popolo ebraico ha potuto finalmente trovare una patria dopo secoli di persecuzioni che ebbero il loro apice nell'olocausto perpetrato dalla Germania nazista". Come europei, ha aggiunto, "ancora avvertiamo una profonda responsabilita' morale per quella tragedia" e "solo se la ricordiamo possiamo realmente comprendere l'ossessione per la sicurezza sottesa alla politica e all'ideologia di Israele". "Assieme ai palestinesi, dobbiamo rassicurare l'uomo della strada israeliano", ha insistito D'Alema. Il riferimento al genocidio ebraico ha innescato una reazione del presidente dell'Ipis, Mostafa Zahrani, il quale ha domandato "perche' i palestinesi dovrebbero pagare il prezzo" del crimine commesso dall'Europa. D'Alema ha replicato ricordando che Israele "e' la patria del popolo ebraico non a causa dell'Olocausto ma a causa della storia" e infatti gli ebrei "avevano cominciato a tornare in Palestina prima della Seconda guerra mondiale". Oltre a sostenere che ebrei e palestinesi "hanno entrambi ragione", l'ex premier ha sottolineato che "alcuni discorsi" e l' "approccio" del passato presidente Mahmud Ahmadinejad "non e' stato utile alla fiducia reciproca". "Minacciare Israele" e la sua potenza militare, ha esplicitato D'Alema, "non ha senso". CAL 18-DIC-13 17:21 NNNN

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