Intervista
4 novembre 2006

D'Alema: condivido la lotta, anch'io nel '97 sfilai in corteo

Intervista di Mario Ajello - Il Messaggero


CAMPOBASSO - D'Alema dice di non avere freddo, ma si gela. Qui si gioca la prima
partita elettorale del governo «Qui si vota per il Molise e non per far cadere qualcuno!», annuncia il vicepremier dal palco della piazza centrale. Prima, avvolto nella sciarpa azzurra (il rosso non si porta più?), si beve una china calda, con fetta di limone, in un bar del Corso.

D'Alema, vista da qui l'Unione sembra unita.
«Perché, fuori dal Molise non lo è?».

A Roma, tra poche ore non ci sarà un pezzo di Unione che manifesterà contro l'Unione?

«Guardi, non creda ai giornali. La manifestazione è a favore del governo e non contro il governo».

Ma se Rifondazione, che è l'anima del corteo, non fa che dire che il governo rischia una deriva a destra!

«E' una manifestazione contro il precariato. E io la condivido».

Proprio lei, sinistra riformista, a favore di un corteo della sinistra massimalista?

«Lasciamo perdere le etichette. Il precariato danneggia il futuro delle giovani generazioni. E questa non è una manifestazione avversa al ministro Damiano, che sta lavorando benissimo, ma contro il lavoro precario. Qual è il problema?».

Forse che date l'idea di essere divisi?

«I giornali non fanno che mettere zizzania. Anche quando è impossibile. Si è cercato, in questi giorni perfino di fare polemica sul rapimento di Torsello».

Anche lei, nel '97, sfilò contro il governo Prodi?

«Quella fu una manifestazione, per il lavoro, favorevole al governo Prodi. Come lo è questa di ora».

Bando alle polemiche?

«Proprio non le capisco. Senta questa. Io, l'altro giorno, alle nove ho un incontro di governo. Poi, vado al Quirinale e faccio altre cose di lavoro. Alle dodici, senza prima aver rilasciato dichiarazioni, leggo sulle agenzie che avrei fatto fuoco e fiamme contro i tagli previsti dalla Finanziaria. Ma io non avevo detto nulla, non avevo aperto bocca!».

Però, ora, non teme che dal Molise possa partire la riscossa di Berlusconi?

«Berlusconi è già in crisi di astinenza, dopo pochi mesi senza potere. Si rilassi. E aspetti cinque anni. Io vengo da un partito, il Pci, che è stato all'opposizione per cinquant'anni. E non mi sembra che ci abbiano logorato».

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