Notizia d'agenzia
22 marzo 2011

LIBIA. D'ALEMA: GIUSTA AZIONE INTERNAZIONALE, HA GIÀ SALVATO VITE <br>UMANE. LA GUERRA C'ERA, NON E' COMINCIATA CON RISOLUZIONE ONU. BERLUSCONI? SEMBRA UNO SPETTATORE<br><br>


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Roma, 22 mar. - "La decisione del consiglio di sicurezza
dell'Onu e' stata giusta e quasi inevitabile di fronte a quello
che stava accadendo in Libia". Lo dice Massimo D'Alema a
Repubblica tv.
"La guerra c'era, non e' cominciata con la decisione dell'Onu
ed era condotta da Gheddafi come un massacro contro la parte del
popolo che era insorto. Era un massacro che doveva essere
fermato", aggiunge D'Alema, che poi spiega: "Bisogna semmai fare
il conto di quante vite umane sono state salvate dall'intervento.
Lo dico perche' altrimenti si apre quel tipico dibattito nostrano
per cui saremmo noi a portare la guerra".
D’Alema ha poi osservato:''Mi chiedo cosa Berlusconi abbia
fatto a Parigi: era quella la sede per chiedere chiarezza''.
Per l’ex ministro degli Esteri, l'evoluzione dell'intervento,
a seguito della risoluzione dell'Onu, dimostra come sia
‘’mancato un chiarimento sul coordinamento e sugli
obiettivi''. Questioni che dovevano essere affrontate ‘’prima''.
Sostenendo che la posizione italiana e' ''molto confusa'',
come dimostrano le diverse e contrastanti versioni date ad
esempio dal ministro della Difesa (''i nostri ragazzi sono
pronti ad attaccare'') e dal presidente del Consiglio (''i
nostri aerei non hanno sparato e non spareranno mai''),
D'Alema ha affermato che ''il presidente del Consiglio parla
come fosse uno spettatore. Chiede Chiarezza. Ma lui e' il
presidente del Consiglio! Lui ha partecipato al vertice di
Parigi. E oggi chiede chiarezza, ma era la' che doveva
chiederla!''.
''Ho l'impressione -ha commentato D'Alema- che Berlusconi
e' forte solo quando deve parlare male dei giudici!''.
Insomma , per D'Alema la ''posizione dell'Italia e'
debole e confusa e questa sua confusione contribuisce alla
confusione piu' generale''.
Per quanto riguarda la decisone dell'Onu che con la
risoluzione 1973 ha autorizzato l'intervento, D'Alema ha
detto di ritenere che ''sia stata giusta di fronte a quello
che avveniva''. E ha ricordato che ''la guerra c'era gia'
prima della risoluzione dell'Onu: era un massacro che doveva
essere fermato''.
Rispondendo alle domande dell'intervistatore, D'Alema ha
detto di non credere ad una escalation che comporti
un'invasione via terra, ''che nessuno vuole''. Posizione
favorevole e' stata, quindi, espressa per un coordinamento
affidato alla Nato, che dispone di una catena di comando ben
collaudata.
''Gravissima'' e' stata infine definita da D'Alema la
decisione di Berlusconi di non essere lui a illustrare domani
al Senato la situazione della guerra in Libia.

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