Discorso
3 settembre 2011

MAI FREQUENTATO TARANTINI

Lettera al direttore dell'Unità, Claudio Sardo


Caro direttore,

mi scusi se approfitto della sua ospitalità per un chiarimento che ritengo necessario fare quanto meno perché resti agli atti. E dato che tengo molto al suo giornale e ai lettori del suo giornale, vorrei che almeno loro sapessero con chiarezza come stanno le cose. Non ho mai avuto un rapporto di frequentazione o di amicizia con Giampaolo Tarantini. L'affermazione riportata da qualche giornale «a vent'anni andavo in barca con D’Alema appare ridicola e tende ad accreditare una relazione che non c'è mai stata. È noto, infatti, che tutto si riduce all'episodio già acclarato per cui incontrai a Ponza un imprenditore barese che aveva, tra i suoi vari ospiti a bordo, anche il Tarantini. Una vicenda del tutto casuale, che è stata già da me ampiamente chiarita. È sconcertante il fatto che il Tarantini abbia cercato in diverse
occasioni di accreditare una qualche amicizia o frequentazione tra di noi, come quando, interrogato dai magistrati, se ne uscì con l'esilarante affermazione: «Credo di aver fatto una gita a New York con D’Alema». Sarebbe forse bastato domandargli «quando?» per accertare che si trattava di una clamorosa bugia. Spero che le indagini in corso aiutino a capire se queste affermazioni del Tarantini sono soltanto millanterie che egli ha escogitato per darsi importanza oppure se si tratta di cose che egli diceva per compiacere i suoi sponsor. Attendo con serenità e fiducia che si faccia chiarezza.

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